NUOVO REAL DECRETO SULLE OMOLOGAZIONI, TANTO TUONO’ CHE NON PIOVVE

NUOVO REAL DECRETO SULLE OMOLOGAZIONI, TANTO TUONO’ CHE NON PIOVVE

Negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare del nuovo Real Decreto 889/2022 pubblicato nel Boletin Oficial del Estado il 18 ottobre del 2022.

Molte erano le aspettative che portava con sé, giustificate dai progetti di riforma e dai lavori preparatori, dai quali cui sembrava potesse essere reintrodotta la possibilità di richiedere l’omologazione al Grado en Derecho, resa impossibile dalla precedente normativa e che avrebbe potuto essere una interessante alternativa da valutare rispetto all’attuale procedimento di abilitazione in Spagna che prevede come unica opzione per ottenere il riconoscimento della Laurea italiana quella della convalidazione del titolo.

Al momento della sua pubblicazione definitiva il testo purtroppo non traduce in realtà nessuna delle aspettative, tanto da poter affermare che non riporta nessuna significativa differenza rispetto a quello precedente, ma andiamo per punti.

PARTIAMO DAI FONDAMENTALI

Qual è la normativa di riferimento per coloro i quali vogliano esercitare la professione di Abogado in Spagna? E’ il Real Decreto 775/2011, che determina di requisiti generali per accedere alla professione di Abogado.

Quali sono questi requisiti? Sono descritti all’art. 2:

Pertanto per accedere alla professione di Avvocato in Spagna bisogna essere in possesso del titolo di Licenciado/Graduado en Derecho, accreditare il superamento del corso di formazione (Master), svolgere il periodo di formazione pratica e superare la prova di abilitazione.

Passiamo allora al primo punto, quello su cui erano concentrate le aspettative della riforma, ossia l’ottenimento del titolo di Grado en Derecho.

A questo punto però è necessario passare in rassegna i procedimenti europei mediante i quali è possibile ottenere il riconoscimento in Spagna della Laurea italiana in Giurispudenza:

  1. Equivalencia
  2. Homologacion
  3. Convalidacion

Sembrano 3 sinonimi, invece sono 3 meccanismi ben distinti con efficacia ben distinta.

Il primo, la “equivalencia” (equivalenza), attribuisce al titolo straniero gli stessi effetti a livello accademico corrispondenti a tutti quei titoli spagnoli ricompresi nell’area e nel campo specifico di formazione al quale si sia stata dichiarata l’equivalenza, con esclusione degli effetti professionali riferiti a quei titoli suscettibili di ottenimento mediante omologazione.

La “homologacion” (omologazione) invece può essere richiesta per quei titoli spagnoli di Grado o Master  conseguiti all’estero che diano accesso a una professione regolata in Spagna. Questo permetterà l’accesso all’esercizio di questa professione regolata laddove questi abbiamo le stesse condizioni previste per i possessori di titoli spagnoli che abilitino all’esercizio di quella professione.

La “convalidacion parcial de estudios” (convalida degli studi) invece va direttamente all’Università, che valuterà gli esami dal contenuto affine che potranno essere oggetto di riconoscimento e determinerà le integrazioni. Al completamento degli esami integrativi si conseguirà una vera e propria nuova laurea.

A dirci quale sia il meccanismo di riconoscimento corretto che dobbiamo seguire per abilitarci alla professione regolata di Abogado in Spagna è il Ministerio de Educacion nella relazione di luglio 2017 inviata al Ministerio de Justicia, nella quale determina non solo il criterio cronologico da seguire nel conseguimento dei requisiti di abilitzione ma indica anche il procedimento che gli stranieri devono intraprendere:

“…la convalidacion es el mecanismo a través del cual pueden examinarse los conocimientos acreditados por el titulo extranjero y la formación requerida por el real Decreto 775/2011 para el Grado en Derecho. La convalidación, según el art.  17 del real Decreto 967/2014, se realiza por la Universidad española en la que el interesado lo haya solicitado de acuerdo con los criterios que fije el Consejo de las Universidades.”

“la convalida è il meccanismo attraverso il quale possono essere esaminate le conoscenze accreditate dal titolo straniero e la formazione richiesta dal RD 775/2011 per il Grado en Derecho”

Lo stesso concetto viene ribadito ancora una volta anche nell’ultimo bando di convocazione dell’esame di abilitazione in Spagna, in cui all’art. 4 secondo comma si ribadisce:

 

 

Il passaggio chiave è: “gli aspiranti con titoli di origine ottenuti all’estero dovranno essere in possesso di uno dei titoli universitari di Grado menzionati all’inizio de questo capitolo, ottenuti tramite convalidazione ai sensi del RD 967/2014.”

CHE COSA DICE LA NUOVA NORMATIVA SU OMOLOGAZIONE, EQUIVALENZA E CONVALIDAZIONE?

Dal progetto di legge sembrava che il nuovo Real Decreto avrebbe reintrodotto la possibilità di omologare la Laurea italiana al Grado en derecho (come era stato possibile fare fino alla introduzione del RD 967/2014).

Ma dalla stesura definitiva invece non è cambiato nulla. Questo lo si capisce dall’art. 8 della normativa che, come quello precedente, rimanda la palla nel campo della normativa che disciplina l’accesso alla Professione di Abogado, ossia il Real Decreto 775/2011, che abbiamo visto pocanzi:

L’anexo I a cui fa riferimento il citato articolo 8 determina che l’omologazione si debba richiedere, di nuovo e come sempre, alla Professione di Abogado e afferma che per l’esercizio di questa professione regolata in Spagna ci si dovrà conformare a quanto prescritto in merito ai requisiti nella normativa specifica che disciplina gli stessi.

Una prima riprova empirica del ragionamento la abbiamo entrando nella sede electronica del Ministerio de Universidads provando a simulare una richiesta telematica di “homologacion del titulo”.

Come si vede dalle catture dello schermo, la piattaforma telematica del Ministerio de Universidades traduce esattamente ciò che è prescritto nell’anexo I della normativa, ovverosia la possibilità di richiedere l’omologazione a la Profesion de Abogado, escludendo fattualmente la possibilità di chiedere l’omologazione al Grado en derecho.

E’ ancora più interessante quello che segue e che si vede cerchiato nell’immagine sottostante, ovverosia la nota che informa l’utente di cambiare procedimento, ossia passare all’equivalenza, nel caso in cui non riuscisse a trovare nell’elenco dei titoli universitari previsti per l’omologazione quello che sta cercando.

Di fatto il Ministero dice: “se stai cercando di chiedere l’omologazione al Grado en derecho sei nel posto sbagliato, potendo chiedere qui solo l’omologazione al titolo di Abogado (di cui non possiamo evidentemente chiedere l’omologazione non avendone i requisiti)”. Allo stesso tempo abbiamo già visto che l’equivalenza non vale per poter conseguire l’abilitazione alla professione di Avvocato in Spagna.

CHE COSA CI DICE IL MINISTERIO DE UNIVERSIDADES

Ovviamente non ci siamo fermati alla nostra mera interpretazione del dispositivo normativo ma abbiamo interpellato il Ministero de Universidades sia presso i competenti uffici siti in Paseo de la Castellana a Madrid, sia mediante informativa scritta e ciò che ci è stato risposto è esattamente quanto segue:

“….indicarle que la profesión de Abogado es una profesión regulada en España cuya trayectoria académica comprende un grado universitario en derecho español y el máster específico habilitante para el ejercicio de esta profesión (acceso regulado por Real Decreto 775/2011, de 3 de junio). Sin estas dos condiciones, no se es admitido al examen periódico que convoca el Ministerio de Justicia. 

Una vez obtenido el grado español en Derecho, usted podría: 

  1. Cursar el máster específico habilitante en una universidad española, solicitando previamente la convalidación de los estudios que usted realizó por si pudiese evitar matricularse de todas las materias. Para ello, le facilitamos el siguiente enlace donde puede consultar todas las instituciones universitarias españolas oficiales que lo ofrecen: Registro oficial de Universidades, Centros y Títulos(RUCT). 
  2. Solicitar la Homologación a través de este Ministerio de Universidades, teniendo en cuenta la normativa específica que establece los requisitos para la verificación de los títulos universitarios oficiales que habiliten para el ejercicio de la profesión de Abogado recogida en el Real Decreto 775/2011, de 3 de junio, por el que se aprueba el Reglamento de la Ley 34/2006, de 30 de octubre, sobre el acceso a las profesiones de Abogado y Procurador de los Tribunales. Este Real Decreto le permitirá comprobar si su formación comprende las competencias necesarias y los requisitos que deben cumplir los planes de estudios extranjeros para ser objeto de homologación en España. Debe considerar, además, el nivel académico de estudios (Grado o Máster) al que se refiere en cada ocasión.

Il Ministero dunque conferma che per la professione di Avvocato (Abogado) la normativa di riferimento è il RD 775/2011, quest’ultimo prevede un “grado universitario en derecho español“. Solo successivamente al conseguimento di detto titolo si potrà eventualmente chiedere l’omologazione al Master (assolutamente inutile per migliorare o velocizzare l’iter). Lo stesso che si può notare dall’esame della modulistica e delle indicazioni presenti nella sede elettronica a punto 2.

In soldoni: l’unico procedimento che consente l’acquisizione di un Grado universitario en derecho español è la convalidazione del titolo.

QUINDI LA NUOVA NORMATIVA NON HA CAMBIATO NULLA?

Nella sostanza i cambiamenti più rilevanti riguardano l’introduzione della modalità telematica come unica opzione per interfacciarsi con il Ministero per questo tipo di gestioni,  con l’obbiettivo di decongestionare un iter che era diventato talmente farraginoso da ingolfare il Ministero e richiedere fino a 2 anni per avere un decreto di riconoscimento.

Oltre alla modalità telematica ed alla esclusione di quella tradizionale cartacea, il Ministero si impegna a rispondere entro 6 mesi dalla richiesta.

Le conclusioni a cui siamo pervenuti sono le seguenti:

  • Non è stata rentrodotta la possibilità di omologare al Grado en Derecho
  • Il nuovo Real Decreto ha cambiato la forma ma non la sostanza del meccanismo.

Pertanto il procedimento per conseguire l’abilitazione da Avvocato in Spagna continua ad essere quello di sempre, ossia quello con la percentuale di successo più elevata e che prevede i classici 3 passaggi: convalidazione, Master ed esame di abilitazione.

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