Molto spesso, con argomenti fondati, ci lamentiamo delle criticità del sistema italiano per quanto riguarda il conseguimento dei titoli che abilitano all’insegnamento, come il percorso di TFA.
Molto spesso, in accordo con i principi fondativi dell’UE, osserviamo come ci sia una maggior linearità degli stessi percorsi formativi svolti all’estero, in Spagna principalmente.
Tuttavia, e altrettanto spesso, nel settore dei titoli professionali all’estero ci imbattiamo in situazioni poco chiare.
Quei tentativi sono, sostanzialmente, imbastiti al solo scopo di approfittare della forte domanda del segmento di mercato italiano che ambisce ad acquisire legalmente un titolo all’estero; essi però – oltre ad essere molto rischiosi per coloro che li scegliessero – di fatto contribuiscono decisamente a gettare discredito su un’alternativa per l’acquisizione del titolo professionale, non solo altamente formativa e dignitosa ma perfettamente legale come stabilito dalla giurisprudenza italiana.
Ciò premesso, ci corre l’obbligo – per diversi motivi – di spiegare alcune cose.
Alcune Business school spagnole offrono percorsi per l’abilitazione al sostegno ovviamente NON ufficiali, e nel pubblicizzarli parlano di collaborazioni con alcune università spagnole.
E’ importante sapere che le collaborazioni di cui si parla consistono in un procedimento meramente burocratico di “certificazione” del titolo finale, vale a dire, alcune istituzioni in base ad un accordo acquisiscono la possibilità di emettere diplomi con il logo dell’università ma la formazione non viene impartita da quest’ultima.
Con il procedimento di certificazione – il master o il corso offerti – non sono mai impartiti dall’università “certificante” ma dal soggetto “certificato”.
E’ sempre molto importante, per la trasparenza dovuta al mercato, spiegare di cosa si tratta cosa che assai spesso molte agenzie italiane non fanno minimamente, ingenerando nella clientela false aspettative generate da errate informazioni.
Dunque, se non si informa correttamente il mercato di riferimento è perchè si vuole dare ad intendere che il percorso ed il titolo che si ottiene è un titolo universitario perché rilasciato dall’università ed addirittura iscritto nel RUCT con tanto di numero di riferimento. E questa è una grave scorrettezza.
Molte agenzie che operano nel settore continuano a fare il classico gioco delle tre carte, ISPE continuerà, invece, a fornire tutte le informazioni in maniera corretta e trasparente in modo che qualsiasi scelta venga fatta dalla persona interessata, sia una scelta consapevole e nella più ampia trasparenza .
Chiunque può verificare quanto sosteniamo visitando direttamente il RUCT a questa pagina Registro de Universidades, Centros y Títulos (RUCT) – Ministerio de Educación, Cultura y Deporte (educacion.gob.es)
Se quanto abbiamo appena raccontato non convince, basta telefonare o mandare una mail per chiedere direttamente informazioni all’Università in questione.
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