COME CALCOLARE IL PUNTEGGIO MINIMO PER SUPERARE LA PRUEBA DE ACCESO A LA ABOGACIA

COME CALCOLARE IL PUNTEGGIO MINIMO PER SUPERARE LA PRUEBA DE ACCESO A LA ABOGACIA

Siamo felici di pubblicare nel nostro Blog l’articolo dell’Avv. Roberto Spinetti, stimato professionista e amico.

Ripreso e tradotto da www.robertospinetti.com

Come ormai noto, a seguito della emanazione della Legge 34/2006 e del Regio Decreto775/2011, per conseguire l’abilitazione alla professione di Abogados, si sono introdotti anche nell’ordinamento giuridico spagnolo dei requisiti post accademici, seguendo l’esempio degli altri paesi europei.

Secondo la normativa oggi vigente, l’abilitazione alla professione di Abogado richiede:

Aver conseguito il Grado en Derecho (Laurea Spanola in Giurisprudenza),
Aver completato un Master di Accesso alla Professione di Avvocato,
Un periodo di praticantato,
Una Prova Valutativa di attitudine professionale per l’esercizio della professione (Esame di Stato) che viene convocata dal Ministero di Giustizia almeno una volta all’anno.

Conformemente a quanto stabilito nell’articolo 17.4 del Regio Decreto 775/2011, il contenuto della prova di valutazione viene determinato di volta in volta dal Ministero Giustizia e fin’ora la stessa si è svolta con un test a risposte multiple di 75 domande suddivise in due parti:

50 domande su materie attinenti all’esercizio della professione di Avvocato, come: deontologia professionale, responsabilità civile, penale e disciplinare degli Avvocati, l’organizzazione degli Ordini Forensi.. etc.;
25 domande su una materia specifica a scelta del candidato tra: diritto civile e commerciale, diritto penale, diritto amministrativo e diritto del lavoro

La valutazione del questionario avviene su una scala da 0 a 75 punti, ottenendosi un punto per ogni risposta corretta e decurtando 0,33 per risposta sbagliata, mantenendo invariato il punteggio in caso di mancata risposta. Il voto finale si otterrà sommando i punti ottenuti dalle risposte corrette e sottraendo le penalità per quelle sbagliate.

Il risultato finale, sarà apto (idoneo) o no apto (non idoneo). Il voto finale di no apto non impedirà di partecipare a future convocazioni.

Per ottenere la valutazione di “apto” (idoneo) sarà necessario ottenere un voto uguale o superiore al 50 % della media ponderata di entrambi i voti su base 10, ovvero 5 punti. È bene difatti precisare che, il risultato finale non dipenderà soltanto del voto ottenuto nella prova valutativa, ma sarà frutto della media ponderata tra il 70 % dal voto ottenuto in tale prova e il 30 % da quello conseguito nel Master o nel “curso de formación especializada”, non essendo necessario ottenere un voto minimo nella prova di valutazione per effettuare la media ponderata.

L’obiettivo di questo articolo è fornire gli strumenti ai partecipanti alla prossima prova per:

  • Calcolare la media ponderata tra voto della prova e voto del Master, e pertanto calcolare se la valutazione finale sarà quella di apto o no apto
  • Nel caso in cui si conosca il voto finale del Master, calcolare il numero minimo di punti che si dovranno ottenere nella prova per conseguire la valutazione di apto.

Primo punto: calcolare la media ponderata e verificare se il candidato è apto o no apto.

Per poter calcolare la media ponderata è necessario conoscere gli elementi da valutare nella stessa e la relativa importanza (o peso) che ciascuno di essi ha nel calcolo, che nel caso specifico saranno:

  1. Il voto finale del Master con un peso del 30 %
  2. La valutazione finale della prova con un peso del 70 %

Il voto finale del Master sarà comunicato dall’Università o dal centro di insegnamento alla fine dello stesso, e potrà essere tra 0 e 10, essendo necessario per partecipare alla prova di valutazione avere superato il Master con un voto minimo di 5.

Immaginiamo che il candidato Marco abbia ottenuto nel Master il voto finale di 7,2.

Disponiamo per tanto del primo elemento di valutazione della media ponderata.

Più complicato sarà calcolare il secondo elemento, ovvero il voto della prova di valutazione, che sarà calcolato sulla base dei punti ottenuti.

Come abbiamo detto precedentemente la normativa stabilisce che “il questionario si valuterà in una scala da 0 a 75 punti, ottenendosi un punto per ogni risposta corretta, decurtando 0,33 per ogni errore, tenendo invariato il punteggio in caso di mancata risposta. Il voto finale si otterrà sommando i punti ottenuti dalle risposte corrette, sottratte le penalità per quelle incorrette.”

Facciamo un esempio pratico:

Delle 75 domande presentategli Marco ha risposto correttamente a 45 domande, 10 risposte le ha sbagliate e alle altre 20 non sentendosi sicuro ha preferito non rispondere.

Pertanto ai 45 punti ottenuti con le risposte corrette dovranno essere sottratti 3,3 punti per gli errori (0,33 X 10), risultando il punteggio finale ottenuto da Marco di 41,7.

Successivamente Marco dovrà convertire i punti ottenuti nella prova in un valore su base 10 che corrisponderà alla valutazione della stessa. Secondo la proporzione 41,7 : 75 = X : 10, dove il valore “X” corrisponderà al voto in decimali.

Il voto della prova ( X ) si otterrà quindi moltiplicando i punti ottenuti per 10 dividendo per 75.

  • (41,7 x 10) : 75 = 5,56

Il voto finale conseguito da Marco alla prova sarà 5,56.

Adesso che Marco conosce entrambi gli elementi di valutazione (voto del Master e voto della prova), applicando il valore percentuale (peso) che ciascuno di essi ha, potrà calcolare la media ponderata finale con la seguente regola:

(voto finale del master x 30%) + (votazione della prova valutativa x 70%) che nel caso di Marco sarà:

  • (7,2 x 30) / 100 = 2.16 +
  • (5,56 x 70) / 100 = 3,892
  • 2,16 + 3,892 = 6,052

In questo caso Marco avrà ottenuto la valutazione di “apto” avendo ottenuto un voto finale superiore ai 5 punti.

Secondo punto: calcolare il numero minimo di punti da ottenere nella prova per risultare apto

Problema un po’ più complicato, però forse ancora più importante, è quello di calcolare il numero minimo di punti che il candidato dovrà ottenere per superare la prova, una volta che lo stesso sarà a conoscenza del voto del Master.

Questo tema è molto importante perché, come più volte ribadito, le risposte errate, ai fini della valutazione del voto, comportano una penalità di 0,33 punti ciascuna, perciò il candidato potrebbe optare per non rispondere a nessuna domanda in più, una volta che sia sicuro di avere risposto correttamente ad un determinato numero di domande.

Anche in questo caso è meglio esporre un caso pratico:

Come nel caso precedente supponiamo che Marco abbia ottenuto un punteggio al Master di 7,2 e, prima di partecipare alla prova di accesso alla Abogacía, voglia conoscere il punteggio minimo che deve ottenere in tale prova.

Anche questa volta la matematica, utilizzando le proporzioni, fornisce a Marco la soluzione alla sua domanda, dovendo però il nostro candidato seguire, in questo caso, un procedimento logico inverso rispetto al precedente.

Come spiegato precedentemente la media ponderata si calcolerà tra il voto finale del Master e il voto della prova valutativa, valendo il primo per il 30 % e il secondo per il 70 %, pertanto il Master corrisponderà ad un voto di 2,16 risultante dal 30% del voto del master, ossia 7,2

  • 7,2 x 30% = 2,16

Come sappiamo affinché Marco ottenga la valutazione finale di apto dovrà ottenere un punteggio finale uguale o superiore al 50 % della media ponderata dei due elementi da valutare con base 10, ossia una votazione uguale o maggiore di 5.

Sottraendo al voto minimo da ottenere nella media ponderata (5 punti) il punteggio di 2,16 (30% della votazione del master) otterremo il risultato 2,84:

  • 5 – 2,16 = 2,84

Pertanto Marco, riguardo alla media ponderata, dovrà ottenere come minimo 2,84 punti attraverso la prova di valutazione.

Il successivo passo sarà convertire i punti (minimi) 2,84 di media ponderata da ottenere nella prova valutativa, nel voto (valore) che Marco dovrà ottenere nella stessa. Essendo tale valore il 70% della votazione effettivamente conseguita.

In questo caso divideremo 2,84 per 0,70 e otterremo una valutazione di 4,0581428, secondo la proporzione:

2,84 : 0,70 = X : 1 → (2,84×1)/0,70=X

  • 2,84 / 0,70= 4,0571428

Adesso dovremmo convertire il valore così ottenuto in punti da raggiungere nella prova, attraverso le risposte corrette nella stessa.

Moltiplicheremo quindi la valutazione di 4,0571428 per 75 e divideremo per 10 e otterremo un risultato di 30,428571 che arrotonderemo in 31 punti secondo la solita formula 4,0571428 : 10 = X : 75

  • (4,0571428 x 75) / 10 = 30,428571 arrotondato a 31

Mediante questo calcolo Marco saprà che avendo ottenuto un voto al Master di 7,2 dovrà conseguire un minimo di 31 punti, ovvero dovrà rispondere correttamente a 31 domande, per risultare Apto alla prova.

Secondo tali considerazioni, una volta che il candidato abbia raggiunto con certezza il numero minimo di risposte corrette necessarie per superare la prova, potrà scegliere di non rispondere ad ulteriori domande per evitare di ricevere la penalizzazione di 0,33 per ciascuna risposta errata.

Così come certamente non possiamo dimenticare il proverbio latino “Confido di più nel lavoro che nella fortuna” non possiamo nemmeno negare la ragione a Virgilio quando nell’Eneide afferma “la fortuna aiuta gli audaci”.

Ciò che importa è superare la prova e dobbiamo tenere a mente comunque che 3 risposte sbagliate decurtano un solo punto, ovvero lo stesso di una risposta corretta (sia essa con o senza fortuna), pertanto azzardarsi a rispondere potrebbe risultare eventualmente una strategia vincente e altrettanto capace di farci raggiungere il tanto desiderato risultato.

Segue una tabella da cui potrai capire chiaramente il punteggio che dovrai ottenere in base al tuo voto di Master:

Qualsiasi strategia tu scelga ti auguriamo moltissima fortuna.

Roberto Spinetti

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